E’ una patologia molto frequente nel gatto sopra i sei anni d’età. E’ una sindrome legata a diversi fattori, caratterizzata dalla perdita da parte del rene delle sue funzioni (detossificare, mantenere l’equilibrio dei liquidi e degli elettroliti, produrre ormoni) e si manifesta, seppur con modalità diverse, solo quando almeno il 70% della parte funzionante di entrambe i reni (nefroni) risulta irreversibilmente danneggiata.
La prevenzione è molto importante, in quanto la diagnosi effettuata precocemente, prima della comparsa dei sintomi, permette l’attuazione di terapie farmacologiche e non, che molto probabilmente rallenteranno l’evoluzione della stessa.
I sintomi possono, come già detto, essere molto diversi per tempi di comparsa e forma; quelli che possono far sospettare l’insorgenza di insufficienza renale sono: diminuzione progressiva dell’appetito fino all’anoressia, perdita di peso, depressione, debolezza, vomito, aumento della sete e della minzione, alito “uremico”, gengiviti, ulcere della cavità orale, cecità improvvisa, coma, convulsioni nei casi più avanzati. Il più comune e precoce, normalmente è l’aumento del consumo d’acqua, in genere, però il gatto è portato in ambulatorio quando già mostra inappetenza, è notevolmente depresso e vomita.
Per una diagnosi corretta oltre alla visita clinica, ovviamente, è necessaria l’esecuzione di esami di laboratorio che normalmente evidenziano anemia grave non rigenerativa (non sono prodotti sufficienti globuli rossi), azotemia, creatinina e fosforo notevolmente aumentati.
Non esistono terapie specifiche, ma sono possibili terapie sintomatiche e di sostegno. La terapia per questi pazienti prevede il mantenimento di uno stato nutrizionale adeguato e un’idonea dieta (con limitazione di proteine, fosforo e sale), acqua sempre a disposizione, terapia reidratante per favorire l’eliminazione dei cataboliti accumulati e per combattere la disidratazione, controllo dei sintomi clinici (vomito, inappetenza, nausea), dello squilibrio acido-base ed elettrolitico, dell’anemia e dell’ipertensione con terapie opportune.
Le patologie più frequentemente associate all’insufficienza renale nel gatto sono: ipertiroidismo, infezioni delle vie urinarie e ipertensione sistemica. Nonostante la prognosi a lungo tempo infausta, molti gatti possono avere una vita qualitativamente buona per mesi o anni. Questi soggetti dovrebbero essere sottoposti a dialisi, purtroppo non ancora eseguibile con successo nei nostri animali, o a trapianto di rene ancora fantascienza in medicina veterinaria.
Rimane quindi una buona arma la prevenzione, stile di vita sano, buona alimentazione, ed esami del sangue eseguiti routinariamente, almeno una volta l’anno dall’età di sei anni in poi, perchè una diagnosi precoce come spiegato ci permette di trattare il problema rallentandone l’evoluzione e allungando di molto le aspettative di vita dei nostri pazienti.